La gestione dei rifiuti portuali
Le città che beneficiano di una più o meno fitta rete marittima e portuale sono, sicuramente, dotate di un commercio ed un’industria particolarmente sviluppati. Tale sviluppo, però, ha anche dei risvolti più problematici, generalmente legati alla gestione ed allo smaltimento dei cosiddetti rifiuti portuali. Una corretta amministrazione dei suddetti scarti è necessaria per rendere possibile un flusso di navi e merci che non pregiudichi, in alcun modo, la salute dell’uomo ed il delicato equilibrio dell’ambiente e dell’ecosistema.
L’intervento di ditte specializzate in questo tipo di servizi risulta, dunque, indispensabile per il funzionamento di tutta l’area portuale.
Vediamo nel dettaglio come si svolge l’intero procedimento.
Cosa s’intende per rifiuti portuali
Quando si fa riferimento ai rifiuti portuali, si vuol intendere quel complesso di scarti prodotti dalle navi che transitano all’interno dell’area in questione. Entrando nel dettaglio, la tipologia di materiale prodotto dalle imbarcazioni spazia dalle sostanze liquide ai composti solidi. Si tratta, ad esempio, di scarti alimentari e sanitari, imballaggi e contenitori di plastica da trasporto, insieme a tanto altro ancora. Tra questi si annoverano anche le cosiddette acque di sentina e quelle di zavorra.
Nel primo caso il rifiuto consiste nelle acque di scolo che defluiscono nella parte bassa dello scafo, mentre nel secondo si parla di acque che contribuiscono a garantire stabilità all’imbarcazione. Entrambi i liquidi vengono, spesso, scaricati nel porto di destinazione, alterando notevolmente l’ecosistema marino della zona circostante. Tutto questo comporta un notevole rischio e la necessità di rivolgersi ad aziende specializzate nel settore, che possano ridurre al minimo i potenziali danni all’ambiente.
Chi se ne occupa
I rifiuti portuali, proprio in relazione alla loro composizione e natura, impongono una gestione consapevole, effettuata da esperti del settore.
Questi dovranno essere in grado di garantire alle navi un servizio completo, che spazia dal ritiro allo smaltimento delle sostanze nocive.
In questo modo sarà possibile affiancare i mezzi marittimi in una prima ed autonoma gestione dei rifiuti, per poi permettere all’azienda specializzata di subentrare e completare il ciclo.
Occorre sottolineare, però, che non tutti gli scarti sono destinati alla distruzione, perché esiste anche la possibilità che gli stessi vengano sottoposti ad un processo di riciclaggio volto a recuperare ciò che può ancora essere utile, sebbene in diversa maniera.
Ecologia Oggi Spa si occupa da anni della gestione dei rifiuti portuali della Calabria.
Per conoscere le zone di competenza visita il sito internet, nell’apposita sezione dedicata.