Il tema della raccolta dei rifiuti è, da molti anni, al centro del dibattito politico e sociale di tutto il mondo.
Tra i vari topic da prendere in considerazione c’è, sicuramente, quello riguardante gli oli esausti ed il loro smaltimento. Tale materiale, estremamente dannoso se non trattato adeguatamente, viene prodotto praticamente in tutte le abitazioni.
Si tratta di oli che vengono utilizzati, in ambito alimentare, per conservare i prodotti a livello industriale e non o, più semplicemente, per agevolarne la cottura. In questo secondo caso, gli oli vegetali, che inizialmente non comportano pregiudizi per la salute, trasformano la loro composizione per accogliere elementi altamente nocivi per l’uomo e per l’ambiente.
Uno smaltimento non corretto può danneggiare, in modo irreversibile, la flora e la fauna di ogni ecosistema, compromettendone, irreversibilmente, il funzionamento.
Gli errori più comuni
La sensibilizzazione sull’importanza della raccolta differenziata è, ormai da anni, il centro d’interesse di ogni istituzione comunale e regionale. Sebbene grandi e piccole città si siano gradualmente adeguate a questo nuovo modo ecologico di vivere, la raccolta ed il trattamento di oli vegetali esausti crea ancora qualche problema. Le cattive abitudini, consolidate nel corso del tempo, spingono i privati a liberarsi dei rifiuti in questione attraverso metodi del tutto inappropriati.
È frequente, infatti, la pratica di gettare tali oli vegetali esausti nel wc della propria abitazione, credendo, in tal modo, di aver fatto cosa giusta. La realtà dei fatti è, in realtà , totalmente diversa. Il liquido di cottura, infatti, gettato irresponsabilmente nello scarico del bagno, risulta potenzialmente in grado di danneggiare le tubature dell’appartamento, soprattutto se ancora caldo al momento dello smaltimento.
Come agire in modo corretto
La cosa migliore da fare, per agevolare la raccolta ed il trattamento degli oli vegetali esausti, è quella di tenere sempre in casa un contenitore per i liquidi. All’interno dello stesso sarà possibile raccogliere gli oli di scarto e di cottura, ma solo dopo aver permesso agli stessi di raggiungere la temperatura ambiente.
Il contenitore andrà , poi, consegnato in apposite sedi incaricate della raccolta. In ogni città , infatti, oltre alle isole ecologiche, esistono stazioni di benzina e supermercati che ritirano gratuitamente gli oli vegetali esausti. Il processo di smaltimento e riciclaggio darà vita a prodotti molto diffusi nell’uso comune, come il biodiesel ed i lubrificanti vegetali.
Nel sud Italia è presente un’azienda che da anni opera nel settore, raccoglitore concessionaria del Consorzio Obbligatorio Oli Usati.
Ecologia Oggi Spa si occupa dello smaltimento dei rifiuti e, soprattutto, del trattamento degli stessi.
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